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Il Laboratorio Prin su Napoli indaga il rapporto tra città e salute nel territorio urbano compreso tra il Parco di Capodimonte e il Parco delle Colline, che include enclaves urbane dissimili, che vivono, oggi, status di periferia. A nord, Piscinola e Scampia, in posizione strategica rispetto al sistema infrastrutturale ferroviario e aeroportuale, sono una “centralità emblematica” per la presenza di spazi residuali compromessi. A sud, il Rione Sanità, ai margini della città storica, accoglie le propaggini dei parchi limitrofi e rappresenta una “periferia nel centro”. Al centro, i Colli Aminei e inparticolare il Vallone di San Rocco, completamente estraneo e separato dalle aree ad esso contigue.
Al fine di ragionare sulle potenzialità di connessione e di miglioramento delle condizioni di vita, si è
costruito in primo luogo una mappa di spazi e di edifici, al fine di individuare paesaggi interessati da una dinamica di cambiamento, a partire da punti e elementi di innesco, dai quali si diramano processi sempre più complessi.
In questa ottica, i nodi propulsivi di rigenerazione dello spazio aperto contemporaneo sono costituiti da grumi funzionali e aggregativi quali scuole, ospedali, stazioni di scambio per la mobilità dolce, che possono rappresentare nuovi punti di sperimentazione e di aggiornamento. Si apre in questo modo il tema del ripensamento della tipologia degli edifici e della connessione di questi con lo spazio aperto che, modificandosi profondamente, può in questo modo indurre una nuova capacità relazionale e di uso dell’edificio imperniata sul carattere pubblico e urbano.

Il ragionamento progettuale, nel suo insieme, è basato principalmente sulla costruzione di un percorso ciclopedonale continuo che collega l’Orto Botanico al Parco di Scampia e viceversa, coinvolgendo sia aree già interessate da processi di trasformazione che spazi dalle forti potenzialità ancora non debitamente valorizzati. 
Dalla Sanità al Frullone, i punti nodali della strategia proposta sono:
- l’innesto del percorso su via Foria, con la riqualificazione di via Tenore fino all’area del Complesso
di Santa Maria degli Angeli alle Croci e all’ex studentato Casa Miranda;
- l’area delle cave Lotti e Tronari;
- l’area dell’ex ospedale San Gennaro dei Poveri, interessato da molteplici proposte trasformative;
- l’area del Complesso di Santa Maria della Vita, in relazione alla futura uscita metro di Materdei;
- il riuso dell’area del ex Convitto Pontano alla Conocchia;
- la riqualificazione dell’area paesaggistica dello Scudillo;
- l’area della stazione Colli Aminei (Linea 1-AMN);
- il miglioramento dell’accessibilità e della fruibilità delle aree del Vallone San Rocco alle diverse
quote e per le molteplici peculiarità morfologico-paesaggistiche (aree verdi, aree agricole, cave, ecc.);
- l’area dell’ex ospedale psichiatrico Frullone, con particolare attenzione alla relazione con la
stazione Frullone (Linea 1-AMN) e la continuazione del percorso verso Chiaiano e Piscinola;
- l’area della stazione Chiaiano (Linea 1-AMN);
- l’area del nodo ferroviario Piscinola-Scampia fino al Parco di Scampia, comprendendo l’area delle Vele, in vista dell’abbattimento di tre su quattro degli edifici residenziali e della conversione in edificio pubblico della Vela superstite;
- l’area di Porta Bellaria, accesso nord-ovest al Parco di Capodimonte. 

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